Poznan: la città delle “due capre”

Ogni giorno a mezzogiorno, si può ascoltare il trombettiere eseguire lo hejnał (la "chiamata a raccolta") da una finestra della torre del rinascimentale Municipio (Ratusz Poznanski) situato nella piazza centrale del Mercato (Rynek) che risale al 1253, ultimato nel 1555 dall’architetto Giovanni Battista di Quadro, proveniente da Lugano.

 

Il palazzo municipale presenta una facciata con tre livelli di logge ad arcate.

 

Dal grande orologio della torre, durante l’esecuzione della melodia, “escono” due capretti meccanici, che iniziano a prendersi a colpi di corna, per ben 12 volte.

 

Il meccanismo fu installato nel 1551 dal fabbro Bartłomiej Wolf di Gubin.

 

La medesima figura dei capretti si trova anche nello stemma della città. Ad oggi rappresenta uno dei simboli più importanti della città di Poznań.

 

Ovviamente non mancano le leggende legate ai due animali.

 

Una, narra che quando il maestro orologiaio Wolf finì il suo lavoro, fu preparato un banchetto ufficiale per mostrare l’opera alle autorità.

 

Un cuoco disattento bruciò il capriolo che doveva essere servito per l’occasione, così decise di rimediare all’errore rubando nelle vicinanze, due caprette da cucinare allo spiedo, ma i capretti all’ultimo momento scapparono dalla cucina rifugiandosi sulla torre e le persone nella piazza li videro all’improvviso affacciarsi e prendersi a cornate.

 

Secondo un’altra versione, le caprette volevano richiamare l’attenzione su un incendio che era scoppiato nelle vicinanze e che avrebbe bruciato la città.

 

In ogni caso, il sindaco divertito perdonò il cuoco, graziò i capretti e ordinò di installare quel buffo meccanismo sopra l’orologio.