La costituzione polacca e lo sfondo italiano

Scipione Piattoli (1749 – 1809) è stato un intellettuale, scrittore e prete italiano, appartenente all'Ordine degli Scolopi, attivo anche come figura politica in Polonia.

 

Insegnò per dieci anni all'Università di Modena come semplice abate e chierico secolare e in seguito, migrato in Polonia, divenne uomo di fiducia del re Stanislao e un importante esponente dell'Illuminismo polacco, contribuendo alla stesura della Costituzione di maggio (1791).

 

Nel 1782 si trasferì nella Confederazione polacco-lituana come tutore per i figli di Piotr Potocki, un membro della ricca famiglia Potocki.

 

Divenne membro della Società per i libri elementari nel 1784. Nella Società era incaricato di scrivere un libro di testo sulla storia della scienza.

 

Nello stesso periodo fu anche attivo a Varsavia nella massoneria.

Dopo la terza spartizione della Polonia fu arrestato dagli austriaci nel 1794 e subì diversi anni di prigionia.

 

Dopo essere stato liberato nel 1800, lavorò per alcuni anni con il principe Adam Jerzy Czartoryski, statista polacco e suo ex allievo, al servizio della Russia.

 

Dalle sue conversazioni a Pietroburgo con Czartoryski nacque il trattato Sur le système politique que devrait suivre la Russie, in cui erano esposti i piani russi per il riassetto europeo, sospesi con la pace di Tilsit, che furono poi un modello di riferimento per il Congresso di Vienna.

 

Lev Tolstoj si ispirò a Scipione Piattoli nel creare il personaggio dell'abate Morio in Guerra e Pace

 

La Costituzione del 3 maggio 1791, un dipinto del XIX secolo di Jan Matejko. Piattoli (nel riquadro in secondo piano), è uno dei molti personaggi storici raffigurati su questa tela.