Mazurek Dąbrowskiego (Mazurka di Dąbrowski)

Mazurek Dąbrowskiego (Mazurka di Dąbrowski) è il nome con cui è anche conosciuto il canto Pieśń Legionów Polskich we Włoszech (Canto delle legioni polacche in Italia), inno nazionale polacco

 

L'inno è stato scritto nel luglio 1797 a Reggio Emilia, da Józef Wybicki (1747-1822), tenente dell'armata polacca del generale Jan Henryk Dąbrowski; questi, dal suo esilio di Parigi, aveva radunato pochi mesi prima un'armata di circa 1500 soldati, divisi in reparti di fanteria e cavalleria, con cui si unì a Napoleone nella Campagna d'Italia.

 

Dal generale francese fu, infatti, promesso ai polacchi che la loro patria avrebbe riconquistato la libertà se essi avessero combattuto al suo fianco contro Russia, Austria e Prussia, che nel 1795 si erano spartiti il territorio polacco.

 

I reparti di Dąbrowski entrarono a Reggio Emilia da Porta San Pietro tra il 30 giugno e il 2 luglio 1797, per sedare le sommosse fomentate dagli aristocratici contro la neonata Repubblica Cispadana; è sull'onda delle celebrazioni per il successo della spedizione militare che il tenente scrisse la mazurka, per celebrare il valore del comandante e cantare l'amore per la Patria lontana.

 

La prima esecuzione pubblica, in forma di serenata, avvenne per le strade di Reggio Emilia, sotto il palazzo vescovile dove erano alloggiati Dąbrowski e i suoi ufficiali, nella notte tra il 10 e l'11 luglio 1797.

 

La musica è trascinante, esaltante, al punto che, pur rimanendo per i polacchi un canto patriottico fondamentale, nel 1834 il poeta slovacco Samo Tomasik vi inserì un nuovo testo, Hej slovani (Ehi, slavi), che si diffuse in tutte le nazioni slave con varie traduzioni, divenendo di fatto un inno panslavo, e anche l'inno nazionale jugoslavo dal 1943 al 2006.

 

Il canto è stato ufficialmente adottato dalla Polonia come inno nazionale nel 1926.

 

L’inno si compone di quattro strofe. Nella prima si cita la terra italiana

 

Traduzione Italiana

1. La Polonia non morirà
finché noi vivremo
Ciò che la violenza straniera ci ha tolto
noi con la sciabola ci riprenderemo.

Marcia, marcia Dąbrowski
dalla terra italiana alla Polonia
Sotto il tuo comando
ci uniremo come popolo!