Nel Museo “La Zona Carnia nella Grande Guerra” di Timau, piccolo paese in provincia di Udine, in prossimità del confine con l’Austria, c’è una fotografia che risale al 1920, poco dopo la fine della Grande Guerra.
Si trova insieme a molte altre sul muro di una sala. È l’immagine di una famiglia, con il padre in divisa, ed ha sulle ginocchia un bambino, la madre è seduta a fianco.
La didascalia spiega chi sono quelle persone fissate
dall’obiettivo: il sottufficiale di
fureria dell’esercito asburgico Karol Wojtyla con la moglie e il figlio, destinato, meno di sessant'anni dopo, a diventare Papa Giovanni Paolo II.
Fra le truppe austro-ungariche che combatterono intorno a Timau nel primo conflitto mondiale, infatti, c'erano soldati di 11 regioni culturali diverse, tra cui anche un battaglione polacco galiziano, il 56° reggimento di fanteria Wadowice, in cui prestava servizio il padre del futuro Pontefice.