La Polonia smantella i monumenti comunisti

Nel 2018 In Polonia in virtù di una legge secondo cui tutti i monumenti legati al comunismo, al nazismo o al fascismo, deve essere rimossa dai luoghi pubblici entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge. Essa, tuttavia, non si applica ai cimiteri e ai luoghi di sepoltura.


A Legnica (Bassa Slesia) in Plac Słowiański è stato smantellato e trasportato probabilmente in un bunker della città, un monumento dedicato all' amicizia tra la Polonia e l'Armata Rossa.


Il monumento rimasto al suo posto per 67 anni, rappresenta due soldati, uno russo e l'altro polacco, con in braccio una bambina.


Dal 1945 al 1993 Legnica era un avamposto del regime sovietico, tanto da essere chiamata la Piccola Mosca.


La popolazione si divide al riguardo: c’è chi sostiene che con questo gesto la Polonia dimostri la sua maturità, e non si può essere riconoscente agli oppressori; altri cittadini invece sono contrari, sostenendo che la storia non debba essere falsata, che non si possa cancellare il passato di un paese abbattendone i monumenti.


Il segno di un'epoca che non c'è più e di un'amicizia che durante il comunismo in realtà non era poi così grande.


Anche questa è storia.