Museo Astronomico e Copernicano dell'Osservatorio Astronomico di Roma

 

Nel 1873 lo studioso polacco Artur Wolynski affidò al Ministero dell'Agricoltura italiana una collezione di oggetti che riguardavano Mikołaj Kopernik (Nicolò Copernico), provenienti da varie collezioni polacche, in occasione delle celebrazioni di Mikołaj Kopernik (1473-1543) nel 400° anniversario della nascita tenutesi a Roma nel 1873.

 

 

Erano libri, monete, dipinti, medaglie, cimeli, strumenti scientifici e una raccolta di lettere di astronomi italiani dell'Ottocento. La donazione era subordinata al fatto che questi reperti fossero collocati in un ambiente idoneo a diventare un museo e fossero quindi fruibili sia dagli studiosi, sia dal pubblico. L'idea di dedicare a Kopernik un museo a Roma derivava dalla circostanza che l'astronomo vi aveva soggiornato.

 

 

Essa rappresenta un caso unico di completezza, con la presenza di oltre 4000 volumi, tra cui un codice manoscritto del 14° secolo che raccoglie i principali testi astronomici dell’epoca, 5 incunaboli, oltre 270 cinquecentine e 450 secentine. Fra i libri di astronomia antica e di astrologia, infatti, spiccano le prime edizioni delle opere di Kopernik, l’Almagesto di Tolomeo, la Sphaera del Sacrobosco, il Theatrum Cometarum di Hevel, un raro esemplare della Rosa Ursina dello Scheiner e le opere di Galileo Galilei.

 

 

La struttura dell’Osservatorio Astronomico di Roma, fondato nel 1938, nell’ antica Villa Mellini sul promontorio di Monte Mario a Roma, che è anche la Sede centrale dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), comprende il Museo Astronomico e Copernicano, dove sono custodite le collezioni originali, unitamente alla Biblioteca antica.